La mia prima vera gara di sci alpinismo (senza nulla togliere alle notturne!) Ci siamo iscritti un po con leggerezza ma con la consapevolezza che il miglior risultato che avremmo potuto ottenere era quello di stare nei cancelli orari e riuscire a concludere la gara.... Così è stato!! Essendo la gara che avrebbe assegnato il titolo di campione italiano di sci alpinismo, il livello era davvero altissimo. Era presente praticamente tutta la squadra nazionale sia maschile che femminile...
Preparo tutto con cura la sera prima, la mattina il viaggio è rilassatissimo grazie al papà di Andrea ci che accompagna, quindi non dobbiamo nemmeno guidare. Arriviamo circa un'ora prima, siamo già vestiti e dobbiamo solo mettere gli scarponi. Fa freddissimo, per fortuna ho portato la calzamaglia... la infilo sotto la tutina e ci avviamo verso la pista per iniziare il riscaldamento. Saliamo per circa duecento metri di dislivello e rimaniamo impressionati dal ritmo dei Pro... il loro riscaldamento è molto più veloce del nostro ritmo gara!!!! Non ci scoraggiamo, il primo obiettivo di questa gara lo abbiamo raggiunto ieri ritirando il pacco gara ;) Il mitico imbrago race da ski alp della CAMP è nostro!! Togliamo le pelli e scendiamo, gli sci sono perfetti grazie al lavoro che ha fatto Andrea sul fondo, sulle lamine e con la sciolina. Arriviamo alla partenza che mancano circa 20 minuti. Si inizia con la spunta pettorali ed il controllo ARTVA. Già perché rispetto alle notturne, in questa gara viga il regolamento FISI, quindi ARTVA, pala, sonda, ecc... Rimettiamo le pelli e ci chiediamo se valga la pena di mettere quelle nere invece di quelle rosa... Peccato che io non ho con me quelle nere, ho solo quelle rosa. Errore fatale! Anche Andrea opta per le pelli rosa in ogni caso... Facciamo un paio di volte su e giù correndo per una ventina di metri, più che per scaldare i muscoli, per scaldarci e basta perché battiamo i denti dal freddo!!! Ci avviamo alla spunta pettorali ed entriamo in griglia. Incontro un paio di amici, uno forte (un altro Andrea) ed uno con il quale me la posso "giocare" (Massimo). Vado più forte io in salita ma lui è fortissimo in discesa... si vedrà! Ci mettiamo in fondo a tutti, insieme alla "scopa" perché non vogliamo intralciare quelli forti. Si gela davvero e, per fortuna, il VIA non tarda ad arrivare.
Si parte forte ma non troppo, la gara è lunga.... Per fortuna dopo pochi minuti, si gira nella stradina dove non c'è vento e si sta decisamente meglio. Prendo il mio ritmo e supero quasi subito Andrea. Non mi sento benissimo (ho preso parecchi farmaci in questa settimana per vari problemi, ahi me!) ma nemmeno troppo male... Ogni tanto supero qualcuno, da subito c'e' chi ha problemi con le pelli.... Un ragazzo si ritira dopo 10 minuti di gara, probabilmente per il freddo. Quando iniziano le inversioni in molti sono in difficoltà, un po per le pelli ed un po perché probabilmente non hanno malizia (ricordiamoci che sono nelle retrovie!!). Superare non è facilissimo, nonostante ci siano sempre due tracce di salita. Ne approfitto nei tornati e riesco a recuperare una o due posizioni. Mentre salgo vedo i primi che si lanciano nella prima discesa... Il tempo vola e, senza accorgermene, arrivo in cima alla prima salita. Tolgo le pelli e mi avvicino alla discesa. WOW, c'e' un salto di quasi un metro! Lascio passare un paio di ragazzi (uno cadrà appena dopo il salto) poi prendo coraggio e mi butto. Per fortuna riesco a stare in piedi e il pendio è sciabile. Mi diverto abbastanza facendo anche qualche bella curva ma quando arriva il bosco cambia tutto. Qui diventa davvero difficile e pericoloso. Sbucano sassi e rami un po' dappertutto! Supero un paio di persone e vengo superato da Massimo. Arrivo al cambio, rimetto le pelli e riparto. Ho le gambe che mi fanno male, la discesa mi ha davvero provato. Parto tranquillo e mi accodo ad un concorrente che ha più o meno il mio passo. Saliamo insieme per un bel pezzo, poi lo supero e resto solo. Arrivo al primo tratto da percorrere a piedi, infilo gli sci nello zaino e inizio a salire. Non so come mai ma che passa prima di me fa sempre passi da gigante! E' vero che non sono molto alto, però... fare quei passi così lunghi e con quelle pendenze mi spacca le gambe. Per fortuna non è un tratto lungo. Arrivo al cancello orario con largo anticipo e, mentre passo, sento che lo speaker (Maurizio Torri di Sport di Montagna) annuncia l'arrivo del primo! Si tratta di Damiano Lenzi... Incredibile, a me manca ancora metà della seconda salita, il secondo tratto a piedi, la seconda discesa e la terza salita e lui ha già finito!!! Mi sento demoralizzato ma, per fortuna, riesco a distogliere il pensiero negativo concentrandomi sul fatto che ho passato il cancello e che quindi, salvo imprevisti, posso centrare anche il secondo obiettivo, quello di concludere la gara! Vedo il papà di Andrea che mi incita, rimetto gli sci e riparto. Il primo tratto è un falsopiano e mi superano un paio di atleti. Quando la pendenza ricomincia, riesco a prendere il mio ritmo, supero un ragazzo e raggiungo Massimo (l'ho detto che in salita sono più forte io ;). Facciamo l'ultimo tratto di salita insieme, lo supero e inizio a perdere la pelle dello sci sinistro. La riattacco come riesco (la posizione non è per nulla agevole), recupero il mio amico e siamo quasi in cima. Mancheranno 10 metri e mi si stacca di nuovo. Infilo gli sci nello zaino e faccio l'ultimo tratto a piedi. Gli organizzatori ci dicono che non servono i ramponi, per fortuna! Peccato averli portati nello zaino per nulla... Siamo in tre, Massimo, un altro ragazzo ed io. Facciamo tutta la cresta di corsa in fila indiana (assolutamente vietato superare ed uscire dalla traccia pena la squalifica). Arriviamo al cambio e chiedo a Massimo se non abbia un altro paio di pelli, mi dice che sono nello zaino, di prenderle pure. Ci penso un secondo e vedo che lui è già pronto per scendere, gli farei perdere del tempo... penso anche che scendendo le pelli si scalderanno (sono nelle tasche della tutina) e magari terranno sulla prossima salita. Lo ringrazio e gli dico che non fa nulla. Lui parte velocissimo (l'ho detto che in discesa è molto più veloce di me ;). L'altro ragazzo resta dietro, scendo forte ma non vedo già più Massimo. Arrivati al bosco la situazione richiede di prestare attenzione (ce lo ricordano anche gli addetti dell'organizzazione). Supero una ragazza in difficoltà e scendo stando attento ai rami ed ai salti sparsi qua e là. Arrivo al cambio con le gambe davvero cotte. Attacco le pelli e vedo che sono completamente gelate sulla parte della colla! Mannaggia. Le sfrego forte con i guanti cercando di liberarle dal ghiaccio e spero che tengano. Vorrei chiedere a qualcuno di darmi del nastro americano o un paio di pelli ma non so perché non lo faccio. Riparto dietro alla ragazza che nel frattempo mi ha raggiunto. Saliamo insieme un pezzetto ma il suo ritmo è davvero basso (è più cotta di me). La supero e poco dopo perdo una pelle! Cazzo! Mi devo fermare, recuperare la pelle, ripulirla, scaldarla un po e rimetterla. Ovviamente vengo superato dalla ragazza e da un altro ragazzo. Riparto e li recupero, li supero e poco dopo mi si stacca nuovamente ... sono incavolato nero. Mi passa un altro ragazzo e mi consiglia di cambiare la pelle. Gli spiego che non ne ho un altro paio e lui, gentilissimo, mi presta le sue! "Non sono il massimo", mi dice, "ma almeno dovrebbero tenere!!! Ricordati: pettorale 203" Non ci credo, Stacco le mie e le metto via, attacco le sue. L'operazione mi fa perdere altro tempo ma sono contento per aver risolto (almeno spero) il problema. Riparto con più convinzione, salgo solo per un pezzo poi, quando iniziano le inversioni, vedo la ragazza e mi impongo di raggiungerla e passarla. Le gambe sono davvero vuote, ma le sue, probabilmente lo sono più delle mie. La raggiungo abbastanza velocemente e in men che non si dica, la supero. Finite le inversioni, appena prima di attraversare la stradina ed iniziare l'ultimo strappo, vedo un concorrente e cerco di raggiungerlo. Andrea (l'amico forte) mi incita mentre scende, recupero le poche energie rimaste e attacco l'ultimo strappo. Quello davanti a me allunga, io non ce la posso proprio fare, tengo il mio ritmo e arrivo al traguardo! Ringrazio il pettorale 203 (ha finito un paio di minuti prima di me) e gli ridò le pelli. C'e' il sole, non fa più freddo e l'ambiente è uno spettacolo! Mi copro, mangio un po di crostata, bevo the e aspetto Andrea. E' incazzatissimo perché ha avuto anche lui un sacco di problemi con le pelli. Ci fermiamo ancora un momento, mangiamo ancora qualche cosa e poi ci prepariamo per la discesa.
Discesa velocissima in pista godendo delle lamine e della sciolina appena sistemate! Andiamo alla macchina a cambiarci e subito al pasta party! Polenta e salsiccia: CHE SPETTACOLO. Vediamo le premiazioni e poi scappiamo verso casa stanchi morti ma soddisfatti per aver centrato gli obiettivi!
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