Tramonto

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Logo thumbPrimaDellaPartenza thumbOk, non è una vera e propria gara.... è una non competitiva o come si dice di solito una "tapasciata". Però l'organizzazione è fantastica e i numeri di tutto rispetto! Percorsi da 5, 8, 15, 24, 32 e 50km e quest'anno ho letto che i partecipanti sono stati circa 7.000!!! Insomma niente male! Ma facciamo un passo indietro... Durante la manifestazione dell'anno scorso (2012) a causa del maltempo (pioveva da una settimana) i percorsi da 32 e 50 erano stati soppressi. Il mio obiettivo era quello da 50 e, visto che la delusione mi si leggeva in faccia, un signore dell'organizzazione mi dice "Beh, ma che problema c'è? Puoi sempre fare due volte quello da 24...". Ok, mi dico... come idea non mi sembra male. Parto con una temperatura di circa 13 gradi, calzoncini e maglietta a maniche corte. Primo giro ok, qualche goccia di acqua ma temperatura accettabile. Dopo pochissimi chilometri del secondo giro (credo 3 o 4 al massimo) inizia una pioggia torrenziale e la temperatura precipita a valori di 5/6 gradi...

CartinaTeremotata2012 lowres thumbPartenza thumbResisto ancora per 7/8 chilometri ma i brividi ed il tremore alle braccia incontrollabile fanno si che non appena vedo una macchina della protezione civile, l'istinto di sopravvivenza mi spinge a chiedere di stare per un po al caldo in auto. Il freddo non passa ma il tempo si, per cui dopo circa mezz'ora la decisione è ormai presa: non continuerò. I ragazzi della protezione civile sono gentilissimi e mi dicono che, non appena la manifestazione sarà ufficialmente terminata, mi possono riportare a terno d'isola dove ho la macchina. Rientriamo dopo circa un'altra ora (per me interminabile), rientro a casa e faccio una doccia... i brividi mi perseguiteranno fino a sera! Ma la cosa peggiore è che dovrò aspettare un anno per ritornare e prendermi la rivincita... Beh, quel ritiro (il primo e spero l'ultimo) è diventato una tortura! Ad ogni uscita o gara in cui ero in difficoltà nella testa una vocina mi ripeteva incessantemente: "NEVER GIVE UP" oppure "NO PAIN NO GAIN" e inevitabilmente i pensieri andavano ai giorni successivi al ritiro dalla teremotata...Finalmente arriva ottobre 2013 e con esso la 36esima teremotata. Sono carico, gli ultimi allenamenti mi hanno regalato anche dei personali su percorsi che faccio spesso. Non ho fatto molti lunghi però l'allenamento c'è e alternare la bici alla corsa non mi Partenza2 thumbha caricato eccessivamente le articolazioni. Una settimana prima della gara si ammalano le bimbe ed io, anche a causa di lavori di forza fatti nella baita di montagna, ho un mal di testa che non mi fa riuscire nemmeno a prendere sonno.... decido di prendere un anti infiammatorio (è lunedì) sperando che sia sufficiente a rimettermi in sesto. Riesco a dormire ma non mi sento più così in forma... i giorni passano ed arriva venerdì. Sto meglio ma vado comunque a fare un massaggio alla cervicale. Sabato sto bene!!! Sono carichissimo e non vedo l'ora che arrivi l'ora della partenza. Domenica mi sveglio prestissimo (complice il ritorno all'ora solare). E' tutto pronto dalla sera prima e non devo far altro che fare colazione, vestirmi e partire. Arrivo a terno tardi (ma com'è possibile?!?!?!?), sono le 7.05, avrei dovuto essere partito già da 5 minuti! Parcheggio al cimitero, c'è già un sacco di gente sul percorso... Salitona thumbVado a fare l'iscrizione, faccio due foto e parto. Ritmo blando per i primi 20minuti per riscaldarmi e per smaltire il traffico. Il tempo non è male, sono anche quest'anno in maglietta e pantaloncini ma ho nello zaino la giacca antipioggia ed una maglietta di ricambio! I percorsi all'inizio seguono tutti lo stesso tracciato, c'è davvero molta gente. Il tempo ed i chilometri volano via ed in men che non si dica mi ritrovo al bivio che separa la 32 dalla 50. Vedo molte persone davanti a me, almeno 7 o 8. Questa tratto è praticamente tutto su asfalto e si percorre anche qualche centinaia di metri sulla statale che porta da Bergamo a Lecco, ovviamente trafficatissima. Si scende verso Brivio e si risale ad Odiago. Si ritorna verso Pontida facendo una salita breve ma ripidissima. C'è un ristoro e la 32 e la 50 si riuniscono. Si incontra molta più gente infatti. Scendendo verso Villa D'Adda incontro un amico e chiacchieriamo un po. Mi presenta un ragazzo che arriva da Venezia (Luca mi pare) e che sta facendo anche lui la 50. Dove si separano nuovamente i percorsi, saluto Riccio e continuo con in ragazzo di Venezia. Abbiamo più o meno lo stesso passo e chiacchierare fa dimenticare che davanti a noi ci sono ancora parecchi chilometri e parecchio dislivello. Corriamo insieme fino al ristoro in cui si fondono nuovamente i percorsi da 32 e 50km. Lui si ferma pochissimo e riparte, io ho bisogno di bere e riposare un minuto. I ragazzi del ristoro sono simpaticissimi, scambiamo quattro chiacchiere e mi incammino verso quella che sarà l'ultima vera salita... VideoYoutube thumbDi correre non se ne parla anche perché mancano ancora circa 15 chilometri all'arrivo! Vengo superato da una ragazza che corre, cerco di starle dietro camminando a passo veloce ma non ci riesco. Per fortuna poco dopo finisce la salita ed il sentiero spiana. Ricomincio a correre e raggiungo la ragazza. Corriamo insieme, lei davanti, io dietro. Non diciamo una parola ma il fatto di non essere solo mi conforta. Superiamo altri corridori ma il ritmo per me è troppo elevato e a circa 10 chilometri dalla fine rallento e resto di nuovo solo. A questo punto mi sembra di riconoscere il tracciato. Probabilmente ci siamo ricongiunti con il percorso da 24. Manca davvero poco ma la stanchezza è tanta, i muscoli pizzicano da un po e i crampi sono in agguato.... bevo e mangio un pezzetto di barretta energetica. Un cartello segnala che mancano 6km! Dentro di me penso: "e' fatta!!" La testa si resetta e il corpo ricomincia a rispondere bene! I muscoli sembrano più freschi e i dolori alle unghie dei piedi sembrano meno intensi. Probabilmente per questo stato di euforia manco una deviazione. Ho le cuffie nelle orecchie e la musica picchia duro, in questo modo cerco di darmi un po di carica.... Sento delle voci in lontananza e ne deduco che sono sul percorso corretto. Proseguo ma non vedo più le fascette che segnano il tracciato. Dentro di me penso che probabilmente è solo perché il sentiero è dritto e non ci sono deviazioni (ma probabilmente sono io che non le vedo o non le voglio vedere!). Faccio qualche centinaia di metri e intravedo un cartello... bene! Allora non avevo sbagliato! E invece si! Il cartello indica il percorso ma dall'altro lato! Praticamente sto arrivando dalla parte opposta e mi sono ricongiunto alla prima parte della gara dove sono passato questa mattina presto! Non ho nessuna voglia di tornare indietro e alla fine è pur sempre una non competitiva. Per cui me ne frego, vado avanti, ripercorrerò la traccia al contrario fino all'arrivo. Ad un certo punto incrocio un altro ragazzo che ritorna sui suoi passi... si è perso anche lui. Per fortuna siamo esattamente dove il giro da 8km si separa dagli altri. Decidiamo di seguire quelle indicazioni sapendo che ci restano altri 4km da fare (ce lo dice un cartello posto proprio sotto alla freccia degli 8km). Adesso la paura di sbagliare è tanta e ad ogni incrocio ci guardiamo bene intorno per non rifare l'errore di prima... chiacchieriamo, il passo è lento ma nemmeno troppo, va bene così. Arriviamo finalmente al cartello che indica l'ultimo chilometro e con nostra grande sorpresa il percorso scende nell'alveo del torrente che passa per Terno d'Isola. Gli scalini sono alti e scivolosi e le gambe cotte.... poco dopo si risale. L'altro ragazzo si ferma a tirare un crampo, gli dico che non mi fermo. Rallento per aspettarlo. Si scende di nuovo in riva al torrente e si risale. Si entra in paese e finalmente vediamo un cartello con freccia che indica ARRIVO! Ancora due curve e siamo davvero al punto di partenza. Mi fermo, tiro fuori la telecamera che fino ad ora è stata solo di peso e faccio un filmato di 5 secondi mentre arrivo. Incontro Luca, scambiamo due chiacchiere visibilmente euforici e stanchi, ci salutiamo con un "alla prossima"! 

Il garmin segna 48,43 chilometri, 1.231 metri di dislivello positivo fatti in 5 ore e 52 minuti. Sono soddisfatto ma soprattutto mi sono preso la mia rivincita!

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