Un racconto che parte dal sabato. Si perché Tesero è moooolto lontano da casa (quasi 300km), di conseguenza decidiamo di partire sabato nel tardo pomeriggio e di dormire in tenda in modo da essere già sul posto alla mattina presto. Sarà il weekend degli errori (o degli orrori ;). Vale arriva a casa mia alle 17.30, fa caldissimo. Carichiamo due tende, sacchi a pelo, materassini, frigo portatile, acqua e chi più ne ha più ne metta in macchina e via... Niente aria condizionata, sia io che lui non la sopportiamo. Fuori fa caldissimo (circa 33 gradi) e in macchina si muore, soprattutto in autostrada. Resistiamo e, chiacchierando, arriviamo oltre il lago di garda. Ci becchiamo un acquazzone di quelli che fai fatica a vedere fuori dal parabrezza ma, per fortuna, passa in fretta e abbassa notevolmente la temperatura. Arriviamo a Tesero intorno alle 20.30 e, scendendo dalla macchina, veniamo colpiti da un freddo terribile, ci saranno 10 gradi!!! Io non ho portato nulla per coprirmi, così mi metto l'antivento, Vale si infila una felpa e un cappellino e andiamo nel tendone.
C'è il briefing e il pasta party serale. Mangiamo ascoltando i dettagli della gara e assistiamo alla consegna pettorali agli atleti top. Ci sono veramente tutti! Uno degli organizzatori con cui avevo scambiato qualche email chiedendo dove poter montare la tenda, ci indica un paio di posti sotto a dei gazebo. Ha piovuto anche qui, fa freddo e c'è un'umidità pazzesca. Si profila una nottata da incubo. Per fortuna, all'improvviso, ci fa una domanda: "Ma, per caso preferite dormire nella palestra?".... ma che domande!!! certo che si! Già ci sentiamo meglio, la palestra non è grandissima, c'è un bel caldino (rispetto a fuori) e la dobbiamo condividere solo con altri due corridori (due ragazzi giovani simpaticissimi). Inoltre abbiamo i bagni tutti per noi proprio qui, tutto perfetto, insomma!!! Prepariamo i "giacigli" e ci sistemiamo per la notte. Anche i nostri nuovi amici fanno lo stesso. Fuori c'e' ancora musica forte ma siamo sicuri che tra non molto spegneranno tutto. Così è. Nel giro di una decina di minuti la palestra diventa silenziosissima e tutti e quattro cerchiamo di dormire. Rimangono solo i rumori delle luci al neon che, raffreddandosi, fanno il rumore del metallo che si restringe. Ci giriamo e rigiriamo nei sacchi a pelo, guardo le ore, cerco di non pensare a nulla ma non riesco proprio ad addormentarmi. Vale fa uguale, lo sento che non riesce a dormire. Forse i due ragazzi dormono, ma non ne sono sicuro. Io riesco a fare dei microsonni di qualche minuto (credo) ma poi mi sveglio, ho caldo, sono sudato, poi si alza qualcuno per andare in bagno, ad un certo punto apro gli occhi e vedo che fuori c'è luce. Sarà mattina, penso, invece guardo le ore e sono le 2.30!! Ma com'è possibile?? Insomma la notte passa così... alle 5.30 decidiamo di alzarci e ci prepariamo per andare a fare "la colazione dello skyrunner" come l'hanno definita gli organizzatori. Usciamo fuori e fa ancora più freddo di ieri. Io mi metto anche il giacchino anti acqua (oltre a quello antivento) ed il cappellino con la visiera. Ci avviamo verso il bar Dondio, ovviamente il paese è deserto. Entriamo e la ragazza dietro al bancone capisce subito che siamo qui per la gara e ci spiega come funziona la colazione: cereali, brioches, succo d'arancia, yogurt bianco e quello che vogliamo da bere... io prendo un the, Vale un caffè... Bevo succo d'arancia e mangio yogurt e cereali. Vale beve solo il caffè. Torniamo alla palestra ed andiamo a ritirare il pacco gara (ieri era troppo tardi). Pasta, speck e birra, non male direi!! Meglio della solita maglietta "tecnica"!!! Sono ormai le 8, ci prepariamo per la gara ed usciamo. Fa ancora freddo ma comincia ad arrivare il sole, lasciamo le borse e, con i giacchini antivento addosso, incominciamo il riscaldamento. La partenza è durissima, subito con pendenze incredibili. C'è molta gente, ognuno si scalda a modo suo. Noi corricchiamo per un po e poi ci fermiamo a chiacchierare con amici. Quando mandano una decina di minuti, facciamo la spunta ed entriamo in griglia. Il sole ci scalda, per fortuna visto che abbiamo lasciato i giacchini nelle borse poco fa (l'organizzazione ha detto che non sono obbligatori ne per la vertical ne per la sky). Pronti VIA! Siamo abbastanza dietro e partiamo con calma, visto quello che ci aspetta. Le gambe mi fanno male e comincia a pensare di non aver recuperato da domenica scorsa.... Non importa, penso che non appena saranno ben calde, passerà tutto! Come detto, la salita è subito durissima, il ritmo non è elevato ma la fatica si sente! Ci aspettano i 1.100 metri di dislivello della vertical in poco meno di 4,5km. Non ci sono praticamente mai tratti per riprendere fiato, soprattutto nella prima metà della salita. Poi qualche tratto pianeggiante aiuta a recuperare, così come un provvidenziale ristoro. Corro con un signore di Lecco e saliamo chiacchierando un pochino quando il fiato lo consente. E' forte e sta preparando gare toste! Vale è poco più avanti (una o due posizioni), lo controllo a vista. Sudo moltissimo ma per fortuna le gambe iniziano a non darmi più fastidio. Non le sento al 100% ma non mi fanno male i muscoli. Arriviamo in cima in 1h8' Vale, il signore di Lecco ed io. Bevo molto al ristoro (un bicchiere di sali ed uno di acqua) e riparto insieme agli amici. Si allontanano in fretta anche se a me sembra di scendere forte :) In lontananza vedo che Vale viene superato, poi li perdo di vista. Alla fine della prima discesa riesco a recuperare il mio compagno di viaggio ed iniziamo la salita ad una decina di metri l'uno dall'altro. Questo tratto è molto corribile e non particolarmente in piedi. Cerco di risparmiare energie, visto che mancano ancora circa 16km. Siamo insieme e riusciamo anche a chiacchierare un pochino. Ogni tanto mettiamo in bocca gel o altro ed ai ristori beviamo molta acqua e sali. Restiamo spesso soli, ogni tanto raggiungiamo qualcuno e lo superiamo. Iniziamo a vedere il punto più alto della gara ma sembra che non si avvicini mai! Nell'ultimo tratto, prima di raggiungere la cima del monte Agnello (2.358mt), devo stringere i denti per vincere la voglia di fermarmi. Le gambe sono dure e non vedo l'ora di fare un po di discesa per cambiare i muscoli che uso.... Arrivati in cima ripartiamo veloci verso valle. Riesco a restare in contatto visivo con il mio compagno di sventure ma sento che sono al limite. Quando ricomincia la salita mi riavvicino e chiacchieriamo ancora un po. Passiamo in cima insieme ma come inizia l'ultima discesa devo arrendermi e "tirare i remi in barca". Mancano ancora quasi dieci chilometri e non posso permettermi di scoppiare adesso. I muscoli iniziano a diventare davvero duri ed ho la sensazione che i crampi (quelli forti che ti obbligano a fermarti) siano in agguato. Scendo al mio passo ma incomincio ad essere superato da un paio di atleti. Per fortuna (per la mia mente) riesco comunque a superare a mia volta qualcuno.... Arrivato al bosco, il sentiero diventa un inferno! Ci sono radici che affiorano ovunque e non permettono di appoggiare i piede sul sentiero. E' tutto bagnato e le mie scarpe (come quelle di tutti, credo) non tengono niente su quelle radici bagnate. Scivolo di qua e di la rischiando di cadere rovinosamente a terra ad ogni passo. Ad un certo punto appoggio male il piede sinistro e prendo una storta! Mannaggia, non ci voleva! il dolore è forte ma non troppo e passa immediatamente, per fortuna! Bene, penso, non dovrei avere conseguenze... Non ho mai smesso di correre ma la situazione non è cambiata. Ecco infatti che il piede destro si incastra tra due radici e anche questa caviglia mi manda un segnale doloroso! Anche in questo caso, per fortuna, niente di grave. Passa tutto in men che non si dica... Adesso basta, però. Decido di scendere piano piano per evitare altri incidenti, magari più gravi. Vengo ovviamente superato numerose volte e, verso la fine del tratto brutto, mi passa Chiara Gianola che evidentemente non è in giornata. Proseguo tranquillo fino a che non finisce il tratto ripido ed incomincia un saliscendi infinito che ci porterà fino all'arrivo. Qui chi ha risparmiato energie può davvero fare la differenza. In molti, infatti, mi passano correndo ad un buon ritmo. Io mi limito a correre gestendo i crampi. Raggiungo Chiara e, poco dopo, la supero. Riesco a passare anche un altro ragazzo ma perdo il conto di quanti superano me! Sono davvero cotto e i chilometri sembrano non passare mai. Quando vedo il cartello 2km all'arrivo penso che ormai è fatta e che dovrò solo stringere i denti ancora per un po, poi mi potrò fare la doccia, i massaggi e pranzare. I crampi sono li che ogni tanto si affacciano e mi ricordano che siamo al 24esimo chilometro e che ho sulle spalle 2.100mt D+ ed poco meno di D-.... vedo Tesero e il mio cervello sa che ormai è davvero finita! Cartello 500mt, non mi sembra vero. Corro sull'asfalto senza avere il controllo delle gambe. Una signora mi incita urlandomi "Alé OSA". Cerco di sorriderle ma non so che smorfia mi esca... Sbatto a terra i piedi fortissimo perché i muscoli non riescono proprio più a controllare i movimenti delle gambe. Vedo il traguardo, mancano si e no 100mt. Corro in modo imbarazzante.... la gente applaude, mi urlano qualche cosa.... cerco di sorridere, supero la linea del traguardo, spegno il GPS e vorrei buttarmi a terra. Il fotografo mi grida di stare fermo che deve farmi le foto.... gli dico che mi verranno i crampi e lui mi scatta qualche foto e poi mi fa un sacco di complimenti. Mi avvio verso il ristoro finale e incontro Vale. Gli faccio i complimenti e lui mi dice che è appena arrivato... mangiamo qualche cosa e andiamo a fare la doccia. Al ritorno ci fermiamo a fare i massaggi (davvero ottimi!!!) e, prima di andare a pranzo, guardiamo le classifiche. Vale 99esimo assoluto, io 101esimo in 3h27'45", 94esimo degli uomini e 85esimo di categoria... La sera prima avevamo dichiarato che saremmo stati soddisfatti di stare intorno alle 3h30', come potremmo quindi non essere felici?!?!?!? Andiamo a mangiare ed abbiamo un'altra bella sorpresa: uno dei compagni di nottata produce Amarone... si, proprio AMARONE. Così ci porta una bottiglia e ci versa un assaggio di questo nettare fantastico. Così con birra, amarone, pasta al ragù, patate e altre leccornie finisce l'avventura a Tesero.... Dopo un paio di caffè andiamo alla macchina e ci incamminiamo verso casa ovviamente SUPERSODDISFATTI DEI RISULTATI E DI TUTTO IL CONTORNO!!!!
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